Cani
Come togliere una zecca al cane

Indice degli argomenti
Non sai come togliere una zecca al cane? Sei capitato nel posto giusto, in questa guida ti spiegherò come farlo in modo veloce e sicuro.
Le zecche, oltre a essere fastidiose sono anche portatrici di alcune malattie gravi, prima fra tutte la borreliosi di Lyme. Per questo motivo è importante capire come togliere una zecca al cane. Certo, con l’uso corretto e frequente degli antiparassitari per cani si riduce notevolmente questo problema, tuttavia può sempre capitare che qualche zecca si attacchi al nostro amato fido e noi dobbiamo prepararci a intervenire nel modo giusto.
Lo so, le zecche fanno schifo e di certo questo non è un argomento molto “simpatico” da trattare, ma visto che riguarda la salute del nostro cane e anche quella di noi esseri umani è bene prepararsi a questa evenienza. Prima di procedere è essenziale sapere che togliere una zecca al cane nel modo scorretto può provocarne il distacco della testa che restando nella pelle può comportare problemi anche seri al nostro amico a quattro zampe, per cui è bene prestare molta attenzione e seguire attentamente i consigli che sto per darti.
Come togliere una zecca al cane: cosa non fare
Ci sono diverse tecniche per togliere le zecche al cane, ma molte delle guide che puoi leggere su internet riportano informazioni scorrette che possono mettere a rischio la salute del tuo cane. Prima di dirti come togliere una zecca al cane in modo corretto è importante dirti cosa devi assolutamente evitare. Tutti i metodi tradizionali che prevedono l’uso di smalto, vasellina e addirittura benzina sono pericolosi oltre che inefficaci, per cui evita assolutamente questa soluzione. Non usare mai le dita per togliere le zecche al cane, prima di tutto rischi di essere punto a tua volta e in secondo luogo le dita non consentono il giusto ancoraggio della zecca che è indispensabile per rimuoverla in modo corretto.
Come togliere una zecca al cane in modo corretto e senza rischi

Non tirare mai la zecca per il corpo.
Per togliere correttamente una zecca al cane devi necessariamente munirti di una pinzetta dalla punta sottile. A questo punto individua la zecca scostando delicatamente il pelo del cane e posiziona la punta della pinza quanto più possibile vicino alla pelle, quindi stando attento a prendere la zecca per la testa e non per il corpo. Questo passaggio è molto importante per evitare che la testa della zecca si stacchi e resti attaccata alla pelle. Una volta che ti sei assicurato di averla afferrata nel punto giusto procedi con una lieve, ma decisa trazione verso l’alto. In questo modo la zecca si staccherà interamente dalla pelle del cane.
Questa operazione può essere particolarmente complessa nel caso in cui la zecca sia particolarmente piccola, per cui presta maggiore attenzione e non esitare a utilizzare una lente di ingrandimento per facilitarti il lavoro. In base al carattere del cane questo potrebbe rivelarsi irrequieto durante questa operazione per cui, se possibile, fatti aiutare da qualcuno che possa tenere fermo il cane.
Questa è sicuramente un’operazione di emergenza, per cui se ti sei ritrovato alla sprovvista puoi applicare questa tecnica per togliere una zecca al cane correttamente. Tuttavia il mio consiglio è quello di munirsi di un apposito strumento toglizecche che ti garantisce un risultato più sicuro anche con le zecche più piccole. Sto parlando di O’Tom toglizecche, una soluzione studiata apposta per togliere le zecche tramite un’azione rotante.
[WooZoneProducts asin=”B01JU32DL6″][/WooZoneProducts]
O’Tom togli zecche è la soluzione più sicura per togliere le zecche al cane, grazie a una particolare punta realizzata per catturare in modo corretto dalle zecche più grandi a quelle più piccole e a un manico ergonomico rotante. Proprio questa azione rotatoria consente un’estrazione ancora più sicura delle zecche che presentano una particolare conformazione della bocca che non sempre si estrae correttamente con la normale trazione verso l’alto. Con O’Tom pinza toglizecche, a fronte di una piccola spesa saprai sempre come togliere le zecche al cane in modo sicuro ed efficace.
Per vedere come si utilizza la pinza toglizecche O’Tom guarda il video che segue
[su_youtube url=”https://www.youtube-nocookie.com/embed/zZal4GTRG4k?”]
Cosa fare una volta che la zecca è stata tolta dal cane?
Ora che sai come togliere le zecche al cane, puoi stare più tranquillo perché nel caso in cui ti capiti questo inconveniente, sai come agire. Tuttavia devi sapere come comportarti anche con la zecca che hai staccato. Prima di tutto non buttarla a terra e non schiacciarla, infatti, in questo modo rischi soltanto di provocare un’infestazione, spargendo le sue uova in giro. Per sbarazzarti di questo parassita devi bruciarlo oppure immergerlo nell’alcool denaturato.
Altre avvertenze da seguire se decidi di togliere una zecca al cane
- Ricorda sempre di controllare la zona della pelle dove era attaccata la zecca per sincerarti che non sa rimata attaccata la testa, in tal caso provvedi a rimuovere anche quella con la pinzetta.
- Disinfetta sempre con un antisettico la zona della pelle del cane dove hai tolto la zecca.
- Se non ti senti sicuro, rivolgiti al tuo veterinario di fiducia per la rimozione della zecca dal cane.
- Dopo la rimozione è sempre bene parlarne con il proprio veterinario per un controllo generale.

Classe ’84. Ho sempre avuto una spropositata passione per gli animali che mi ha portato ad avere un negozio specializzato e a lavorare nelle più importanti catene del settore pet in Italia. Ora mi sono ritirato dalle “scene” (per ora) e passo le giornate in ufficio con il mio labrador Orsa e faccio il SEO copywriter e webmaster.
Cani
La gastroenterite nel cane e nel gatto

Nel corso della stagione invernale, sono sempre di più i casi di cani, ma anche di gatti che devono affrontare delle forme piuttosto intense e forti di gastroenterite. Si tratta di disturbo comune a entrambi gli animali, che sostanzialmente si verifica con l’emissione frequente di feci molli o liquide. Un disturbo che viene chiamato diarrea e che si caratterizza per corrispondere a un incremento del quantitativo di acqua che è presente nelle feci, oppure un aumento della frequenza con cui si verifica la loro espulsione o, ancora, del volume.
Un aspetto decisamente importante è quello di tratteggiare già una prima differenza tra un caso di diarrea acuta con un caso di diarrea cronica. Altrettanto importante capire se la problematica è andata ad attaccare il grosso piuttosto che il piccolo intestino. Fondamentale anche riuscire a individuare il problema alla fonte, ovvero se la diarrea corrisponde esclusivamente a un sintomo di un’altra patologia in essere, che può essere anche di natura extra intestinale.
Fondamentale l’uso di prodotti efficaci contro la diarrea, anche a titolo di prevenzione
La diarrea acuta rappresenta un segnale di come l’assorbimento a livello intestinale presenti un malfunzionamento. Proprio per questo motivo, si consiglia di utilizzare dei prodotti estremamente efficaci in tal senso, come ad esempio quelli che si possono trovare sulla piattaforma online di Florentero.it, in grado di garantire un rafforzamento dello stato immunitario del cane o del gatto e, al contempo, di riportare l’equilibrio idrosalino entro dei livelli corretti.
Importante, in tal senso, anche a titolo di prevenzione l’uso di prodotti che contengono quelle sostanze che vengono chiamati probiotici. Ad esempio, il Lactobacillus acidophilus rappresenta uno dei probiotici maggiormente diffusi e analizzati, visto che si riflette in maniera estremamente benefica sul benessere a livello intestinale sia dei cani che dei gatti.
Tra i principali effetti positivi sul benessere dell’animale in merito all’uso dei probiotici, troviamo certamente il fatto di ottenere un netto miglioramento della consistenza che caratterizza le feci, ma anche un incremento della presenza di questo probiotico all’interno dell’intestino.
Diarrea acuta: le principali cause
Si suole parlare di diarrea acuta nel caso in cui il cane o il gatto è stato colpito da attacchi a distanza di meno di due settimane. C’è da mettere in evidenza come nei cani e nei gatti che sono stati vaccinati, il rischio di essere colpiti dalla diarrea acuta è piuttosto basso, ma spesso il problema è più che altro correlato ad un’altra patologia emersa a livello gastrointestinale.
La diarrea acuta può derivare da delle infezioni, piuttosto che da delle problematiche alimentari, come ad esempio allergie oppure intolleranze. Il fatto di ritrovare all’interno delle feci delle tracce di sangue vivo, ma anche di muco oppure una complicazione ad espellere le feci, possono senz’altro far pensare a una problematica che ha preso di mira il grosso intestino. Nel caso in cui il cane o il gatto dovesse perdere molto peso, oppure ci sia nelle feci del sangue digerito, ecco che questi segnali portano a pensare che il problema dovrebbe essere correlato più che altro al piccolo intestino.
Negli animali in cui la diarrea si manifesta in modo piuttosto leggero, non c’è bisogno di interrompere la somministrazione normale dei pasti. Nel caso in cui non ci siano degli episodi di vomito oppure il cane sia disidratato, ecco che è sufficiente seguire una terapia di supporto e ridurre le porzioni di cibo, dandole più di frequente nel corso della giornata all’animale. In ogni caso, l’ultima parola spetta evidentemente al medico veterinario, che saprà consigliata la migliore terapia da seguire, solamente dopo aver prescritto un serie di esami, tra cui prioritariamente quello delle feci.

Copywriter e SEO specialist
Cani
Cuccioli e sonno: come valutare se il cucciolo dorme tanto?

Avere un animale domestico in casa è motivo di gioia e di tenerezza. La sua presenza svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione di un legame affettivo sincero, oltre che ricco di sfaccettature. Per consolidare questo rapporto, è necessario tenere d’occhio i suoi comportamenti e la sua predisposizione verso qualunque tipologia di iniziativa presa nel corso di una giornata, soprattutto quando è piccolo e ha bisogno di cure e attenzioni. Pertanto, se tende a dormire troppo, bisogna valutare alcuni aspetti fondamentali che potrebbero incidere concretamente sul suo ciclo del sonno.
Cuccioli che dormono: le fasi del sonno
Per determinare se il ciclo del sonno del proprio cucciolo è regolare, bisogna osservare le sue abitudini e lo stato di salute che presenta in quel determinato frangente della sua vita. Perciò, prima di stabilire che le sue ore di sonno non sono sufficienti, vanno analizzate le fasi del sonno del diretto interessato. Solo così si potrà constatare che il suo comportamento è simile a quello dei cuccioli che dormono tanto e ininterrottamente.
La prima fase da considerare è l’addormentamento, ossia quella transizione dallo stato di veglia a quello di sonno. Solitamente dura pochi minuti e il cucciolo può rispondere ancora agli stimoli esterni. La fase successiva riguarda il sonno leggero. In questo frangente, è difficile che il cucciolo si svegli all’improvviso. Nonostante ciò, potrebbe produrre delle reazioni brusche mentre la frequenza cardiaca diminuisce sensibilmente.
Per quanto riguarda il sonno profondo, si ha a che fare con uno stato in cui le onde cerebrali sono ampie e la respirazione segue un ritmo abbastanza lento. Pertanto in questa fase – che dura all’incirca 20 minuti – il cucciolo non sogna e inizia a godersi il riposo beatamente.
Infine, c’è la fase REM, caratterizzata da un’intensa attività cerebrale capace di condurre il cucciolo a sognare. Durante tale frangente, il cucciolo muove, tra l’altro, le zampe e le orecchie.
Quand’è che i cuccioli dormono tanto?
Quando il cucciolo dorme tanto, non c’è bisogno di preoccuparsi più di tanto poiché è un comportamento assolutamente normale durante questa fase dedicata alla crescita. Il tutto non è assolutamente legato a qualche patologia o a qualche sintomo in particolare, dato che in condizioni normali (ossia fino alla dodicesima settimana) si possono raggiungere le 18 o le 20 ore al giorno di sonno.
D’altro canto, si deve tenere conto del fatto che per un cucciolo ci sono tante informazioni nuove da assimilare, per cui il mondo circostante lo stanca inducendolo a dormire più del dovuto. Dalla dodicesima settimana in poi, ci saranno dei cambiamenti incentrati soprattutto sullo sviluppo di una maggiore attività e di nuove azioni fisiche e mentali che lo terranno impegnato senza stancarlo eccessivamente. Infine, quando ci si accorge che il cucciolo dorme tanto, non svegliarlo. Il suggerimento da seguire è quello di trattarli con dolcezza e delicatezza evitando traumi di qualunque tipo, poiché agendo in maniera diversa si corre il rischio di produrre degli effetti controproducenti in grado di destabilizzarlo e di non concentrarsi sul suo processo di crescita.

Classe ’84. Ho sempre avuto una spropositata passione per gli animali che mi ha portato ad avere un negozio specializzato e a lavorare nelle più importanti catene del settore pet in Italia. Ora mi sono ritirato dalle “scene” (per ora) e passo le giornate in ufficio con il mio labrador Orsa e faccio il SEO copywriter e webmaster.
Cani
Le migliori crocchette per cani: guida all’acquisto


Classe ’84. Ho sempre avuto una spropositata passione per gli animali che mi ha portato ad avere un negozio specializzato e a lavorare nelle più importanti catene del settore pet in Italia. Ora mi sono ritirato dalle “scene” (per ora) e passo le giornate in ufficio con il mio labrador Orsa e faccio il SEO copywriter e webmaster.
-
Cani4 anni ago
Sport cinofili: scopriamo insieme di cosa si tratta
-
Insetti e Aracnidi4 anni ago
Scarabeo ercole: prezzo e allevamento
-
Uccelli5 anni ago
Pappagalli parlanti: scopri quali sono le specie più chiacchierone
-
Cani2 anni ago
Cani da appartamento: 3 razze da scegliere
-
Cani4 anni ago
Carlino: carattere, cura e prezzo
-
Uccelli4 anni ago
Calopsite: prezzo, cura e carattere
-
Cani4 anni ago
Furminator: spazzola per cani
-
Cani2 anni ago
Cucce per cani grandi: i tre modelli migliori