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Quanto dura la gravidanza di un cane e come gestirla?

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Cuccioli in arrivo? Allora potremmo aver bisogno di sapere quanto dura la gravidanza di un cane e come aiutare la nostra cagnolina durante questo periodo pieno di emozioni, dai primi giorni fino al parto.
Ci saranno dei cuccioli nel futuro della nostra cagnolina? È una gran bella cosa: la nostra amica pelosetta sarà sicuramente all’altezza del compito. Per starle accanto noi, invece, potremmo volerne sapere un po’ di più e proprio per questo è lecito chiedersi quanto dura la gravidanza di un cane e come gestirla.
Essere vicini alla nostra cagnolina in ogni fase del suo ciclo riproduttivo è essenziale per evitare problemi e per farla sentire sempre al sicuro. Ricordiamoci che in ogni istante il suo benessere è primario e fondamentale: una futura mamma felice è segno di piccoli felici. Nell’uomo come nel cane!
Cani e ciclo riproduttivo
A proposito di ciclo riproduttivo: di cosa stiamo parlando? Molti di noi credono erroneamente che dopo il primo calore e i suoi relativi segnali la cagnetta sia pronta ad accoppiarsi e ad avere una gravidanza. Non è così: il tempo di riproduzione dei cani è caratterizzato da quattro cicli:
- Proestro: corrisponde ai primi giorni di calore, quando compare il primo ciclo che attrae il maschio. Dura 9 giorni, la vulva si ingrossa e la cagnetta produce estrogeni. Tuttavia in questa fase, non è ancora pronta all’accoppiamento.
- Estro: arriva al decimo giorno. Ha una durata variabile: ci sono cagnoline in cui si esaurisce già al tredicesimo giorno, altre che lo vedono continuare fino al ventunesimo. In questa fase, la nostra cucciolona è pronta ad accoppiarsi. Se un cane le fa le avances sposterà la coda e permetterà l’accoppiamento.
- Diestro: terza fase. È il momento in cui scopriamo se la nostra pelosetta è incinta. Inizia circa sei giorni dopo l’ovulazione.
- Anestro: fase di riposo dell’apparato riproduttivo. Può durare dai 4 agli 11 mesi, fino all’arrivo del successivo proestro, quando il ciclo riproduttivo comincia da capo.
Se stiamo pensando di far accoppiare la nostra cagnolina, è bene sottoporla a un controllo citologico: grazie a questo esame sarà possibile stabilire il suo grado di fertilità.
Gravidanza del cane: i segnali precoci
È il momento: dopo l’accoppiamento e tutti i suoi rituali la nostra cagnolina potrebbe essere incinta. Quali sono i segnali che possono farci venire il dubbio? Intanto la nostra pelosetta tenderà a crearsi un riparo o a rendere più comodo il suo giaciglio, come se stesse costruendo una casetta.
Poi, ci accorgeremo dell’ingrossamento delle mammelle e della presenza di lattazione. Per distinguere questi sintomi da quelli di una gravidanza isterica, ricordiamoci di osservare i capezzoli: se si ingrossano e diventano rosa, e dunque non rimangono chiusi e duri, è quasi sicuramente incinta.
L’addome tenderà anche ad allargarsi (un po’ come nelle donne): lo vedremo visibilmente espandersi dal cinquantacinquesimo giorno in poi. Potrebbero verificarsi delle nausee mattutina, ma sono rare.
Di sicuro, una cagnolina incinta inoltre attraversa dei cambiamenti emotivi intensi. Questi vanno dalla letargia all’aggressività.
Durata della gravidanza
Ricordiamoci che prima dei 21 giorni non è possibile rilevare con certezza se effettivamente la nostra piccola quattro zampe è in dolce attesa. Solo da questo momento in poi è possibile fare i dovuti accertamenti clinici per accertarsi che si tratta di una gravidanza reale e che non si tratta di gravidanza isterica.
Una volta fatti gli accertamenti e avuta la conferma che la nostra cucciolona è incinta… sicuramente non staremo più nella pelle. Ma quanto dura la gravidanza di un cane? Beh, ci sarà un po’ da aspettare ma non tanto quanto aspettiamo un bambino.
La durata media è di 60 giorni, ma si può oscillare tra i 57 e i 65. Bisognerà aspettare un po’ anche per sapere quanti sono i cuccioli: l’ecografia potrà mostrare i cuccioli formati soltanto dal quarantacinquesimo giorno di gestazione.
Fasi della gravidanza del cane
Cosa succede durante questo periodo, dentro la nostra cagnolina? Intanto nel primo mese di gestazione gli embrioni iniziano a muoversi verso l’utero. Tra il ventesimo e il ventiduesimo si formano i feti e tra il ventottesimo e il trentesimo giorno è possibile fare una prima ecografia per rilevare i cuoricini.
Durante il secondo mese, ai cuccioli si formeranno le zampette e le palpebre. Lo scheletro si formerà intorno al quarantacinquesimo giorno. A questo punto possiamo scoprire quanti saranno i cuccioli. In questa fase la nostra amica pelosetta comincerà a recarsi sempre più spesso nella zona che ha scelto per partorire.
Appena pronta, intorno al sessantesimo giorno, i cuccioli inizieranno a spostarsi verso il condotto del parto. Questa è la fase più emozionante: delle piccole nuove vite sono pronte ad arrivare.
Come prendersi cura di una cagnetta in gravidanza
Durante ognuna di queste fasi c’è solo una cosa che possiamo fare, prima di ogni altra: assicurarci che la nostra cagnolina sia sempre coccolata. Occorre farle seguire un’alimentazione sana (niente cibi proibiti e occhi alla presenza di allergeni) e mantenerla idratata.
Dobbiamo anche fare in modo che abbia lo spazio necessario per preparare la cuccia dove partorirà. Tra una coccola e l’altra è bene stare attenti a qualsiasi cambiamento fisico e/o emotivo. Riferiamo qualsiasi cambiamento allarmante al veterinario e non saltiamo mai i controlli periodici.
Controlli del cane in gravidanza
A proposito di controlli periodici: non tutti lo sanno ma oltre alle ecografie è necessario fare ulteriori test per controllare che la gravidanza proceda in totale sicurezza sia per la madre che per i cuccioli.
Il veterinario avrà il compito di accertarsi dello stato della cagnolina attraverso un prelievo del sangue, che stabilirà la quantità di relaxina in circolo. Si tratta di un ormone riscontrabile dal ventottesimo giorno in poi, che deve essere presente in dosi specifiche.
Qualora fosse necessario, il veterinario potrebbe richiedere anche delle radiografie, per capire le condizioni dei cuccioli e procedere con eventuali parti indotti o cesarei, che sono poco auspicabili perché la mamma potrebbe non riconoscere i cuccioli.
Il parto
Il parto naturale è la cosa migliore che possa succedere alla nostra cagnolina. Il travaglio dura dalle 12 alle 24 ore. Dopo la rottura delle acque la cagnolina inizierà a partorire un cucciolo ogni due ore, quindi non aspettiamoci sfornate di gruppo.
Teniamo dell’acqua fresca a disposizione: la nostra coraggiosa neomamma potrebbe voler bere anche durante il parto. Una volta nati tutti i cuccioli, mettiamole a disposizione anche del cibo nutriente ma non eccessivamente calorico, per fornirle tutto ciò che le servirà per iniziare ad allattare.
Cerchiamo di essere presenti al momento del parto, ma non tocchiamo la nostra cucciola. Incoraggiamola, facciamoci sentire vicino ma lasciamo che tutto da sé, persino il taglio del cordone ombelicale. In caso di difficoltà non facciamoci prendere dal panico e chiamiamo il veterinario, che saprà come intervenire.

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Cani
La gastroenterite nel cane e nel gatto

Nel corso della stagione invernale, sono sempre di più i casi di cani, ma anche di gatti che devono affrontare delle forme piuttosto intense e forti di gastroenterite. Si tratta di disturbo comune a entrambi gli animali, che sostanzialmente si verifica con l’emissione frequente di feci molli o liquide. Un disturbo che viene chiamato diarrea e che si caratterizza per corrispondere a un incremento del quantitativo di acqua che è presente nelle feci, oppure un aumento della frequenza con cui si verifica la loro espulsione o, ancora, del volume.
Un aspetto decisamente importante è quello di tratteggiare già una prima differenza tra un caso di diarrea acuta con un caso di diarrea cronica. Altrettanto importante capire se la problematica è andata ad attaccare il grosso piuttosto che il piccolo intestino. Fondamentale anche riuscire a individuare il problema alla fonte, ovvero se la diarrea corrisponde esclusivamente a un sintomo di un’altra patologia in essere, che può essere anche di natura extra intestinale.
Fondamentale l’uso di prodotti efficaci contro la diarrea, anche a titolo di prevenzione
La diarrea acuta rappresenta un segnale di come l’assorbimento a livello intestinale presenti un malfunzionamento. Proprio per questo motivo, si consiglia di utilizzare dei prodotti estremamente efficaci in tal senso, come ad esempio quelli che si possono trovare sulla piattaforma online di Florentero.it, in grado di garantire un rafforzamento dello stato immunitario del cane o del gatto e, al contempo, di riportare l’equilibrio idrosalino entro dei livelli corretti.
Importante, in tal senso, anche a titolo di prevenzione l’uso di prodotti che contengono quelle sostanze che vengono chiamati probiotici. Ad esempio, il Lactobacillus acidophilus rappresenta uno dei probiotici maggiormente diffusi e analizzati, visto che si riflette in maniera estremamente benefica sul benessere a livello intestinale sia dei cani che dei gatti.
Tra i principali effetti positivi sul benessere dell’animale in merito all’uso dei probiotici, troviamo certamente il fatto di ottenere un netto miglioramento della consistenza che caratterizza le feci, ma anche un incremento della presenza di questo probiotico all’interno dell’intestino.
Diarrea acuta: le principali cause
Si suole parlare di diarrea acuta nel caso in cui il cane o il gatto è stato colpito da attacchi a distanza di meno di due settimane. C’è da mettere in evidenza come nei cani e nei gatti che sono stati vaccinati, il rischio di essere colpiti dalla diarrea acuta è piuttosto basso, ma spesso il problema è più che altro correlato ad un’altra patologia emersa a livello gastrointestinale.
La diarrea acuta può derivare da delle infezioni, piuttosto che da delle problematiche alimentari, come ad esempio allergie oppure intolleranze. Il fatto di ritrovare all’interno delle feci delle tracce di sangue vivo, ma anche di muco oppure una complicazione ad espellere le feci, possono senz’altro far pensare a una problematica che ha preso di mira il grosso intestino. Nel caso in cui il cane o il gatto dovesse perdere molto peso, oppure ci sia nelle feci del sangue digerito, ecco che questi segnali portano a pensare che il problema dovrebbe essere correlato più che altro al piccolo intestino.
Negli animali in cui la diarrea si manifesta in modo piuttosto leggero, non c’è bisogno di interrompere la somministrazione normale dei pasti. Nel caso in cui non ci siano degli episodi di vomito oppure il cane sia disidratato, ecco che è sufficiente seguire una terapia di supporto e ridurre le porzioni di cibo, dandole più di frequente nel corso della giornata all’animale. In ogni caso, l’ultima parola spetta evidentemente al medico veterinario, che saprà consigliata la migliore terapia da seguire, solamente dopo aver prescritto un serie di esami, tra cui prioritariamente quello delle feci.

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Cani
Cuccioli e sonno: come valutare se il cucciolo dorme tanto?

Avere un animale domestico in casa è motivo di gioia e di tenerezza. La sua presenza svolge un ruolo fondamentale nella valorizzazione di un legame affettivo sincero, oltre che ricco di sfaccettature. Per consolidare questo rapporto, è necessario tenere d’occhio i suoi comportamenti e la sua predisposizione verso qualunque tipologia di iniziativa presa nel corso di una giornata, soprattutto quando è piccolo e ha bisogno di cure e attenzioni. Pertanto, se tende a dormire troppo, bisogna valutare alcuni aspetti fondamentali che potrebbero incidere concretamente sul suo ciclo del sonno.
Cuccioli che dormono: le fasi del sonno
Per determinare se il ciclo del sonno del proprio cucciolo è regolare, bisogna osservare le sue abitudini e lo stato di salute che presenta in quel determinato frangente della sua vita. Perciò, prima di stabilire che le sue ore di sonno non sono sufficienti, vanno analizzate le fasi del sonno del diretto interessato. Solo così si potrà constatare che il suo comportamento è simile a quello dei cuccioli che dormono tanto e ininterrottamente.
La prima fase da considerare è l’addormentamento, ossia quella transizione dallo stato di veglia a quello di sonno. Solitamente dura pochi minuti e il cucciolo può rispondere ancora agli stimoli esterni. La fase successiva riguarda il sonno leggero. In questo frangente, è difficile che il cucciolo si svegli all’improvviso. Nonostante ciò, potrebbe produrre delle reazioni brusche mentre la frequenza cardiaca diminuisce sensibilmente.
Per quanto riguarda il sonno profondo, si ha a che fare con uno stato in cui le onde cerebrali sono ampie e la respirazione segue un ritmo abbastanza lento. Pertanto in questa fase – che dura all’incirca 20 minuti – il cucciolo non sogna e inizia a godersi il riposo beatamente.
Infine, c’è la fase REM, caratterizzata da un’intensa attività cerebrale capace di condurre il cucciolo a sognare. Durante tale frangente, il cucciolo muove, tra l’altro, le zampe e le orecchie.
Quand’è che i cuccioli dormono tanto?
Quando il cucciolo dorme tanto, non c’è bisogno di preoccuparsi più di tanto poiché è un comportamento assolutamente normale durante questa fase dedicata alla crescita. Il tutto non è assolutamente legato a qualche patologia o a qualche sintomo in particolare, dato che in condizioni normali (ossia fino alla dodicesima settimana) si possono raggiungere le 18 o le 20 ore al giorno di sonno.
D’altro canto, si deve tenere conto del fatto che per un cucciolo ci sono tante informazioni nuove da assimilare, per cui il mondo circostante lo stanca inducendolo a dormire più del dovuto. Dalla dodicesima settimana in poi, ci saranno dei cambiamenti incentrati soprattutto sullo sviluppo di una maggiore attività e di nuove azioni fisiche e mentali che lo terranno impegnato senza stancarlo eccessivamente. Infine, quando ci si accorge che il cucciolo dorme tanto, non svegliarlo. Il suggerimento da seguire è quello di trattarli con dolcezza e delicatezza evitando traumi di qualunque tipo, poiché agendo in maniera diversa si corre il rischio di produrre degli effetti controproducenti in grado di destabilizzarlo e di non concentrarsi sul suo processo di crescita.

Classe ’84. Ho sempre avuto una spropositata passione per gli animali che mi ha portato ad avere un negozio specializzato e a lavorare nelle più importanti catene del settore pet in Italia. Ora mi sono ritirato dalle “scene” (per ora) e passo le giornate in ufficio con il mio labrador Orsa e faccio il SEO copywriter e webmaster.
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Classe ’84. Ho sempre avuto una spropositata passione per gli animali che mi ha portato ad avere un negozio specializzato e a lavorare nelle più importanti catene del settore pet in Italia. Ora mi sono ritirato dalle “scene” (per ora) e passo le giornate in ufficio con il mio labrador Orsa e faccio il SEO copywriter e webmaster.
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